
Rione San Pietro
Via Grazia Deledda Nuoro
Il quartiere storico di San Pietro rappresenta il nucleo abitativo originario della città, insieme al rione di Seuna. Al centro di Nuoro, è noto per le sue strade strette e le antiche costruzioni. Comprende tutta la zona che si era originariamente sviluppata intorno alla chiesa omonima e al Rosario, estesasi in seguito tra piazza San Giovanni e la Solitudine.
Santu Predu, così veniva chiamato dagli avi, veniva considerato nell’800 il quartiere ricco ed importante della città. Era infatti abitato da proprietari terrieri e allevatori che avevano costruito le loro ricchezze in modo non sempre onesto e che guardavano con disprezzo i “seunesi”, poveri, privi di intraprendenza e spesso costretti a lavorare alle loro dipendenze. Come cita Salvatore Satta ne “Il giorno del Giudizio”, i "santupredini" nutrivano tuttavia una sorta di gelosia nei confronti di questi ultimi poiché, quando moriva qualcuno di essi, per arrivare al cimitero la processione doveva attraversare tutto il corso, ricevendo in questo modo l’omaggio e il rispetto dei “signori”, che a loro, invece, erano negati, trovandosi il camposanto cittadino all'interno del loro stesso quartiere.
Nel cuore di Santu Predu si trovano la casa natale della scrittrice Grazia Deledda, diventata museo dal 1983, e dello scultore Francesco Ciusa; il palazzo Martoni, vecchia sede del Comune di Nuoro; la casa “dei contrafforti”, probabilmente dimora del cappellano dell’antistante chiesetta di San Carlo; il vecchio mulino Guiso Gallisai; Piazza Salvatore Satta e le chiese di Santa Croce, San Carlo e San Salvatore.
In piazza Su Connottu, luogo della storica rivolta del 1868 contro gli abusi feudali, si trova anche la casa natale di Giampietro Chironi, giurista e politico, attualmente sede del Museo della Ceramica.
Durante il periodo della festa della Madonna delle Grazie (21 novembre), lo storico quartiere ospita da più di vent'anni la manifestazione “Autunno in Barbagia”. Obbiettivo dell’evento è promuovere e sostenere le eccellenze produttive della città e del territorio, nei comparti dell’agroalimentare, dell’artigianato e della cultura.
Nelle piazze e nelle vie più suggestive si può assistere alla dimostrazione della preparazione di antichi piatti, alla lavorazione del pane, della pasta fresca e dei dolci tipici tradizionali, oltre che alla presentazione delle antiche arti dell’oreficeria e della forgiatura del ferro, il tutto accompagnato da esposizioni, degustazioni, mostre d’arte e visite ai diversi musei cittadini, esibizione dei canti corali presso le chiese storiche e tante altre iniziative.
Piazza Su Connottu